Ciò che preferivo dell’università erano i laboratori.
Una volta, durante una lezione del corso laboratoriale in Comunicazione Pubblicitaria e Marketing, il professore (Franco Liuzzi, Manager di Moscabianca) ci chiese di costruire una specifica forma geometrica usando tutti i bastoncini di legno contenuti in una scatoletta.
Nessuno riusciva a mettere insieme quella benedetta figura: per alcuni quei bastoncini erano troppi e per altri troppo pochi. L’impressione comune era che fosse impossibile o almeno parecchio difficile.
Dopo poco la rivelazione: non riuscivamo a risolvere il rompicapo perché non uscivamo dagli schemi.
Continuavamo a ragionare solo nell’ottica di una figura piana da costruire sul banco senza considerare (e quindi senza sfruttare) tutto lo spazio a nostra disposizione in altezza e in profondità. In poche parole, costruire quella forma geometrica usando tutti i bastoncini di legno era di una facilità disarmante: bastava costruirla in ottica tridimensionale.
Da quel momento l’opzione di cambio prospettiva dimensionale è entrata nella mia routine creativa, e nel lavoro di tutti i giorni continuo a sottopormi autonomamente a questo esercizio ogni volta che un certo risultato non mi soddisfa. Quello che faccio è: chiudere tutto, fare una pausa anche di un’ora per far ossigenare le idee (possibilmente fuori dall’ambiente in cui lavoro) e rimettermi alla scrivania ricominciando da un foglio bianco e con un approccio al lavoro completamente diverso da quello usato fino a quel momento.
Esci dall’unidimensionalità cognitiva e attiva il superpotere della creatività
Il primo passo per affinare la capacità creativa è coltivare quella espressiva.
Ti è mai capitato di avere un lampo di idea ma non riuscire a esprimerla? Abituati a esprimerti in modi e termini diversi.
La prima cosa da fare per guadagnare punti in capacità espressiva è uscire dalla routine del linguaggio monotono.
Cerca di imparare più termini possibile e abituati a usare registri differenti dal solito.
Come si fa a imparare nuove forme espressive? Facile… leggendo! E non necessariamente libri o manuali tecnici; Segui i blog dei professionisti che ti piacciono e i loro profili social (se un post è scritto, anche quello è leggere).
Un tweet, per esempio, può essere più ispirazionale di una intera collana di libri!
Senza considerare poi che per ogni contenuto ci sono diverse profondità di lettura alle quali è possibile addentrarsi. Letture giuste o sbagliate quasi non esistono: in linea di massima facilita il tuo approccio alla lettura scegliendo i contenuti che più ti piacciono. Immagina una seduta di lettura al pari di una sessione di meditazione: fermati sui concetti, se puoi evidenziali e segnateli in un luogo nel quale tu possa rileggerli spesso, innestali nei tuoi pensieri e sfruttali nel tuo contesto quotidiano.
Leggere, nel nostro settore è quasi sempre ciò che fa la differenza tra uno creativo e uno molto creativo.
I miei pro del leggere fumetti
A me per esempio piacciono da matti i fumetti americani (cartacei, ovviamente!) e sono una divoratrice seriale di cinecomics.
Ho sempre viaggiato tantissimo con la mente dal Queens di Peter Parker ai piani alti della Wayne Enterprise, a Gotham City. Al di là dell’affezione nei confronti di personaggi che oramai conosco da più di vent’anni è nel concetto di Multiverso che trovo sempre grande ispirazione: ragionare nell’ottica di una molteplicità di piani reali ma invisibili alla maggior parte delle persone, di mondi e combinazioni improbabili ma possibili, di dinamiche fuori dalle leggi della fisica eppure immaginabili.
Nel Multiverso Marvel per esempio, ci sono centinaia di personaggi oggi famosissimi che sono stati inventati partendo da cose normalissime e alla portata di chiunque.
Bastava osservare un semplice ragno per inventare un supereroe famoso in tutto il mondo e diventare miliardari?
In maniera estremamente semplicistica sì. Allora come può venirti in mente un’idea meravigliosa? Mischiando un dato normale con un (o più) dato eccezionale!
In sostanza uscendo dagli schemi, provando a vedere cosa succede se si ragiona come se fosse possibile una cosa che apparentemente non lo è.
Less is more: allena l’abitudine alla chiarissima brevità
Se ti occupi di content development sai bene quanto ridurre sia più difficile di ampliare.
Ovviamente, ogni contenuto va sviluppato tenendo presente il target al quale sarà destinato ma, in linea generale puoi assumere che meno elementi di distrazione concedi e più velocemente riuscirai a raggiungere la tua conversione (acquisto, iscrizione alla newsletter, versione freemium di un servizio o software ecc).
Nel concreto, all’interno dei testi per fumetti ci sono delle caratteristiche uniche che trovo di grande aiuto e allenamento se sei alla ricerca di nuovi stimoli creativi coincisi ma efficaci:
- Brevità dei testi: i contenuti chiusi in un baloon sono estremamente sintentici eppure le dinamiche tra i personaggi e i messaggi più importanti sono espressi chiaramente pur essendo condensati in poche battute. Niente distrazioni e perdita di informazioni quindi, tutto è concentrato, immediato e chiaro.
Trai ispirazione da questo modello! Allenati a ridurre al minimo le informazioni utili per indicare chiaramente di cosa stai parlando. In questo modo puoi scongiurare il rischio (ricorrente) che l’utente abbandoni il tuo sito oppure il tuo annuncio Adv perché non capisce immediatamente se ha trovato ciò che cercava oppure no. - Pause frequenti: nei testi per fumetti il ritmo di lettura è veloce. I periodi nei fumetti sono molto brevi e separati da pause di cambio turno tra un parlante e l’altro.
Riduci la lunghezza dei periodi, ti aiuta a migliorare il livello di leggibilità del tuo contenuto e a invogliarne la lettura.
Metti il boost ai tuoi contenuti
In Italia i lettori di fumetti sono circa 363.000 (fonte Shockdom.it); le persone che hanno visto Avengers Infinity War al cinema sono state più di 16 milioni (fonte Badtaste.it). Ora, lo so benissimo che non è possibile trarre conclusioni completamente attendibili senza considerare il fattore trend del momento, persone che sono andate al cinema solo perché non avevano altro da fare il sabato pomeriggio ecc. Ma se il tuo obiettivo è arrivare ad un numero molto grande di persone, esci dal modello del contenuto scritto e valuta l’idea di rendere lo stesso messaggio con un video. In questo modo faciliterai di molto la fruizione del contenuto.
Vedere qualcosa è sempre molto più semplice di doverla leggere.
Considera poi che il video è oggi il contenuto ideale per il web e soprattutto per la visualizzazione da mobile e non farti scoraggiare dall’apparente macchinosità del video editing.
Valuta la tua condizione: se devi farlo per un cliente rivolgiti a un professionista ma intanto comincia a sperimentare per te stesso.
Un tool di video editing open source che sto usando ultimamente è OpenShot, provalo e fammi sapere come va ?